Il Ministero dello Sviluppo economico ha pubblicato tre decreti rendendo disponibili i modelli per la comunicazione dei dati e delle informazioni rilevanti concernenti i crediti d’imposta per gli investimenti di cui al piano transizione 4.0. In sintesi, riepiloghiamo gli aspetti più importanti unitamente alle modalità di presentazione e ai termini di scadenza.
Il primo decreto riguarda gli investimenti in nuovi beni strumentali 4.0, di cui ai commi 189 e 190 dell’articolo 1, L. 160/2019 e di cui ai commi 1056, 1057 e 1058 dell’articolo 1, L. 178/2020. Il modello è composto da un frontespizio per l’indicazione dei dati anagrafici ed economici dell’impresa che si avvale del credito d’imposta e da due sezioni per l’indicazione delle informazioni concernenti, rispettivamente, gli investimenti:
Restano esclusi dalla comunicazione gli investimenti in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, ordinari, ovvero non inclusi negli allegati A e B annessi alla L. 232/2016.
Il modello di comunicazione richiede l’indicazione di dati anagrafici ed economici dell’impresa, con separata esposizione dei seguenti investimenti:
Il modello di comunicazione, firmato digitalmente dal legale rappresentante dell’impresa, va trasmesso in formato elettronico tramite PEC all’indirizzo benistrumentali4.0@pec.mise.gov.it.
Il termine per l’invio è differenziato in base alla disciplina applicabile:
Il decreto precisa che l’invio del modello di comunicazione non costituisce presupposto per l’applicazione del credito d’imposta e i dati e le informazioni in esso indicati sono acquisiti dal Ministero dello sviluppo economico al solo fine di valutare l’andamento, la diffusione e l’efficacia delle misure agevolative. Ne consegue che l’eventuale mancato invio del modello non determina comunque effetti in sede di controllo da parte dell’Amministrazione finanziaria della corretta applicazione della disciplina agevolativa.
Gli altri due modelli di comunicazione riguardano:
Il termine per la trasmissione tiene conto del periodo d’imposta di sostenimento delle spese ammissibili, vale a dire:
In tutti i modelli si richiede se, in rapporto alle spese eleggibili, l’impresa ha beneficiato di altre sovvenzioni pubbliche.
Fonte: Fisco7.it